Amazon NFT: pronto a lanciare il suo gioco play to earn
Nel silezio del Bear Market Amazon sta preparando la sua mossa.
A quanto pare in questi anni l’e-commerce più grande al mondo non è rimasto a guardare, e adesso sarebbe quasi pronto a mostrare a tutti ciò che ha costruito.
In generale sta lavorando a come implementare teconologie del web3 e lo sviluppo di nuove risorse basate sulla blockchain.
Per il momento il progetto che sembra in stadio più avanzato è la creazione di videogiochi con NFT.
L’iniziativa dovrebbe prendere luce verso aprile di quest’anno.
Questa sarebbe una notizia molto importante per la tencologia blockchain.
Soprattutto per dimostrare uno dei suoi tanti utilizzi.
Il videogioco fornirà NFT speciali ai videogiocatori, che potranno poi decidere se tenerli o rivenderli.
Non possiamo sapere se questa iniziativa punterà a conquistare la fetta di mercato posseduta da Opensea. Sicuramente almeno in parte si. C’è da considerare anche che questa potrebbe essere la prima iniziativa di Amazon sulla Blockchain, non l’unica.
Anzi, possiamo dire tranquillamente che se questo progetto avrà successo Amazon non si fermerà. Potrebbe partire con questo progetto per poi aprire un vero e proprio market concorrente con l’attuale piattforma numero 1 per il commercio di token non fungibili, Opensea appunto.
Non sarebbe la prima grande azienda a interessarsi alla tecnologia Blockchain.
Per esempio Meta che sta provando a creare un Metaverso.
Scelta che, almeno finanziariamente parlando, per il momento si è dimostrata catastrofica. Infatti le sue azioni in borsa sono crollate e ancora non si stanno riprendendo.
Scopriremo presto se Amazon avrà sorte migliore.
Sicuramente il campo del gaming, anche affiancato agli NFT, è un campo più sicuro del metaverso. E anche più profittevole per il momento.
Esistono infatti molti altri giochi play to earn che sfruttano gli NFT. Sono giochi che uniscono il piacere del videogiocare con la possibilità di trarci anche profitto.
Tutti questi giochi sono però, almeno per il momento, sviluppati da startup in ambito blockchain. Sarebbe molto importante vedere una società grande come Amazon muoversi in questa direzione.
Ma come funzionano i giochi Play to Earn?

Sono giochi che appunto permettono all’utente di guadagnare giocando. Il premio, che sarà appunto un NFT, sarà direttamente proporzionale alle ore impiegate nel gioco, ma non solo.
Sarà possibile offrire token molto rari per i quali sarà necessario vincere missioni particolarmente difficili per ottenerli. O potranno creare un sistema simile all’apertura di mistery box nei quali sarà possibile trovare NFT di rarità differenti. Ci sono tantissime possibilità creative.
Attualmente i guadagni medi per i giocatori non sono altissimi, ma non si sta trattando ne di un lavoro di un business secondario. Si tratta di passare il tempo giocando, esattamente come molte persone già fanno adesso, ma questa volta guadagnando anche qualcosina.
Sono cifre poi che variano molto ovviamente.
Il ruolo necessario della Blockchain è quello di garantire l’autenticità e permettere la rivendita di tutti questi beni ottenuti videogiocando.
Ogni token potrà essere ovviamente tracciato.
Gli attuali migliori giochi NFT
Sandbox è una vera e propria piattaforma capace di riprodurre un’ambientazione simile a quella del mondo reale. Stessa cosa per Decentraland e Axie Infinity. Sono videogiochi simili a Minecraft ma nei quasi girano migliaia di Euro.
Infatti alcuni di essi, questi elencati sopra in particolare, richiedono investimenti iniziali per iniziare. Per esempio anche solo comprare un pezzo di terra su uno di quei mondi virtuali può costare parecchio.
Poi ci sono molti altri giochi che non richiedono alcun investimento ovviamente.
Uno interessante è Gods Unchained. È un gioco di carte paragonabile a Magic dove ovviamente ogni carta è un token digitale. Essendoci carte più forti e rare di altre si va a creare un mercato interno che permette al videogiocatore più accanito di guadagnare.
Il sistema è simile a quello che esiste già su molti giochi ma con la valuta virtuale interna.
Con gli NFT si sposterebbe tutto sulla moneta reale.
Alla fine il mercato del videogioco, attraverso acquisti in game, è già un settore industriale molto grosso. L’unica differenza è che prima dell’impiego degli NFT potevi solo mettere soldi ma non prelevarli. Potevi quindi solo spendere in gioco.
L’unica ricompensa per le ore spese giocando erano strumenti del gioco stesso, utili solo all’interno di quel mondo finto. Quindi cose come valuta virtuale (senza valore nel mondo reale) o oggetti cosmetici non rivendibili.
Adesso potrà esser uguale a prima ma le monete di gioco si potranno riconvertire in valuta fiat o comunque in criptovaluta spendibile.
Si vedrà in futuro come si evolverà il mondo videoludico.
Autore: MatteoRaggiBlog.com